Festival Dell’Oriente a Carrara: yoga, arti marziali e cerimonie tradizionali

Nei giorni del Lucca Comics and Games si sta tenendo a Carrara nel complesso fieristico “Carrarafiere” il Festival Dell’Oriente
Arti marziali, yoga, cerimonie tradizionali e tutto quello ad esso correlato non solo riguardanti il Giappone ma tutta l’Asia. Ecco il video di presentazione dell’evento:

Ecco le iniziative più interessanti, riguardanti il Sol Levante (o la Cina):

CERIMONIA DELLE LANTERNE

Non potevano mancare al Festival dell’Oriente le lanterne volanti.

Realizzate in carta e bambù, le lanterne del cielo vengono utilizzate in Estremo Oriente da ben 2000 anni.
Un irresistibile e suggestivo spettacolo quello che donano le sky lanterns.
Uno show che vi avvolgerà con la propria luce e con il proprio calore.
Risalenti alla cultura e tradizione cinese, le mongolfiere volanti sono state inizialmente utilizzate come segnali bellici. Zhuge Liang, esperto nella strategia militare, nel III secolo a.C. li ha utilizzati infatti come palloni di segnalazione.
In un secondo momento crebbe poi la tradizione di scrivere sulla lanterna il proprio desiderio che si sarebbe avverato quando la lanterna avrebbe raggiunto il paradiso.
E perché non regalarsi la realizzazione del proprio desiderio con le mongolfiere di carta proprio al Festival dell’Oriente? Ogni sera si svolgerà la cerimonia ed ognuno potrà espimere il proprio desiderio.

MOSTRA DI VENTAGLI GIAPPONESI

fanAll’ interno del Festival sara’ presente una mostra di ventagli in uso nel Giappone Antico da periodo Edo (1600) a periodo Showa ”
“Il ventaglio” pieghevole è l’accessorio per eccellenza di origine giapponese. L’esemplare più antico è stato ritrovato all’interno di una statua di Kannon (divinità della misericorda ) del Tempio Kyoo Gokukuji di Kyoto dell’ 877.
Il ventaglio costituisce anche uno dei motivi decorativi preferiti dai giapponesi, ed è stato utilizzato per ornare kimono, kakemono, makemono, lacche, paraventi ed altri oggetti.
All’interno della mostra sarà presente il ventaglio Tessen , quello del Samurai (periodo Edo 1615-1868 ) con montatura in metallo e pagina in seta o carta di riso decorato con incisioni argento e bambù. Veniva usato durante le visite nelle case nobili, in quanto dovendo depositare all’entrata le armi, serviva in caso di bisogno a scopo difensivo.
Le decorazioni più diffuse riportano scene di vita marina, rappresentazioni di solidità e fedeltà , scene di buon auspicio, rami di foglie e di fiori , uccelli o insetti.

CANTAnTE GIAPPONESE

cant-jap1Rappresenta l’aspetto più tradizionale e classico della musica giapponese. Eseguirà canzoni liriche legate all’Oriente, ma anche canzoni tradizionali giapponesi come il Gagaku. Quest’ultima era la musica anticamente eseguita alla corte imperiale o nei più importanti templi buddhisti. Oltre al Gagaku (inserire nome cantante) canterà anche l’Enka, dallo stile molto melodrammatico. Questo canto era nato per esprimere dissenso politico, ma successivamente si concentrò su altri temi come l’amore, le perdite e le difficoltà della vita e la morte.
La musica giapponese è fortemente legata poi al teatro e si concentrava molto più sui canti e sui testi delle canzoni che sulla musica in sé. Gli strumenti classici di accompagnamento più famosi sono: il Koto, strumento musicale a corda usato all’inizio solo nella corte imperiale si diffuse poi fra il popolo; lo Shamisen, uno strumento a tre corde molto simile al liuto, utilizzato come accompagnamento nelle rappresentazioni del teatro Kabuki e nelle ballate popolari; il Taiko è il nome utilizzato per i tamburi, usati all’inizio per inviare segnali e intimidire i nemici in guerra, grazie ai suoi potenti suoni giunse fino alla musica religiosa.
Fatevi trasportare nel paese del Sol Levante da questa fantastica voce.

CERIMONIA DEL THE CINESE

ademathe1La cerimonia del te cinese in scena al Festival dell’Oriente.
Un rito composto da concentrazione e grazia, che libera la mente e apre il cuore al contatto con l’altro. In Cina questa bevanda è beneaugurante e si utilizza per dare il benvenuto agli ospiti.
Non si tratta solo di una preparazione, un’infusione di tè, ma in realtà racconta uno stile di vita.
Un the speciale quello cinese, un tè dell’accoglienza e dalle caratteristiche straordinarie per ciò che che riguarda le sue virtù e le sue proprietà drenanti e depuranti.
ADEMATHEIl gusto ricorda la dolcezza della magnolia e dei fiori bianchi, viene infuso anche cinque, sei o sette volte per la sua preziosità e il suo gusto.
I te cinesi sono te magici, poiché appagano sia il gusto con la loro incredibile aroma, ma appagano anche lo spirito e questo rende il tè un elisir da sorseggiare in qualsiasi momento della giornata.
La cerimonia tradizionale prevede attrezzi speciali, una teiera in terracotta o porcellana e un set di tazzine mignon.
Ogni etnia cinese ha poi i propri rituali per la preparazione di questo infuso delizioso, ma i più famosi sono due e provengono dal sud-est del paese.
Il primo utilizza una speciale tazza denominata Zhong con piattino e coperchio, dove, secondo il principio dello Yin e dello Yang il coperchio simboleggia il cielo, la tazza simboleggia l’uomo e il piattino simboleggia la terra. Si pongono le foglie verdi sul fondo della tazza e si ricoprono di acqua calda. Il coperchio serve per mescolare l’infuso.
Il secondo rituale è il Gong fu cha che significa l’arte di fare le cose bene. E simboleggia proprio la serenità e la piacevolezza con cui i cinesi affrontano i momenti impegnativi e sereni della vita. Con la stessa armonia preparano il tè.

Fonte http://festivaldelloriente.net/