I 5 manga che ogni otaku dovrebbe conoscere

Tutti certamente conosciamo i manga più di successo, come One Piece o il più recente L’attacco dei Giganti. Non tutti, però, hanno mai letto – o magari sì – quei manga che in terra nipponica hanno fatto la storia del genere. Incontrare un giapponese e confessargli che stai leggendo Naruto non si rivela essere nulla di sorprendente; ben diverso è se di fronte ad un nativo si dichiara di conoscere le opere di Naoki Urasawa: si verrà etichettati come “conoscitori” di manga.

Passiamo, quindi, in rassegna 5 principali opere manga che negli ultimi 30 anni sono entrate a far parte di quella categoria “cult”, quella che secondo me ogni Otaku dovrebbe conoscere, o aver letto. 
MONSTER

Parlavamo di Naoki Urasawa, per l’appunto, mangaka considerato quasi tesoro nazionale in Giappone, colui che ha cambiato il modo di fare manga. Nonostante anche altri suoi lavori siano eccezionali (tra cui spiccano 20th Century Boys e Pluto) Monster è uno di quei gioielli che non si può ignorare. Pubblicato in Giappone tra 1994 e 2001 (e in Italia la Panini sta ristampando con la sua caratteristica celerità i volumi deluxe non più disponibili), Narra la storia di un chirurgo giapponese, Kenzo Tenma, trasferitosi in terra tedesca dopo la caduta del muro di Berlino. Viene però accusato di una serie di misteriosi omicidi e diventa fuggitivo, solo dopo aver visto il volto del vero assassino, un “mostro” che il chirurgo inseguirà perché sia fatta giustizia. Monster è un manga che inizia pian piano e conquista il lettore con la sua trama cruda ed efficace, i colpi di scena costruiti magistralmente e dei personaggi splendidamente descritti. Certo, Urasawa non è una delle CLAMP, i disegni sono sì immacolati ma spesso asciutti, per dare più importanza all’azione e alla parola, come se si trattasse di un film thriller a fumetti.



NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO

Alcuni conosceranno “Nausicaa della valle del vento” grazie all’adattamento animato della Studio Ghibli del 1984, scritto e diretto da Hayao Miyazaki. Ma dietro questo celebre film vi è un capolavoro manga, pubblicato in Giappone tra 1982 e 1994. In Italia è più o meno facilmente reperibile grazie alle ristampe Panini. Ci sono molte differenze tra il manga e l’adattamento cinematografico, la più importante delle quali è che il tono epico del manga è assolutamente più in risalto e ha più eco in tutti quei capitoli non inclusi nel film. Nausicaa è la principessa della Valle del Vento, un regno dove un grave disastro ambientale minaccia la sopravvivenza degli uomini, mentre è in corso una guerra su scala globale. Ciò che rende originale Nausicaa della Valle del Vento è lo stile unico, minuzioso, dalle tavole color seppia che danno l’impressione di un racconto dal valore storico.


BERSERK

Difficile descrivere Berserk, perché si tratta di un manga cangiante, con tutta una serie di contraddizioni e di pro e contro che lo definiscono. Ciononostante, l’opera di Kentauro Miura fu iniziata nel 1989 e forse rimarrà incompiuta. Berserk è una di quelle saghe che chiunque in Giappone conosce, e che i fan odiano e amano al tempo stesso. Gatsu è il nome dello spadaccino maledetto protagonista della storia, che vaga in un mondo fatato e abitato da creature mitologiche per cercare vendetta. La pubblicazione dei vari capitoli del manga è molto travagliata e ormai prosegue senza date certe. Si è sicuramente esaurito l’entusiasmo dell’autore e anche dei fan della saga, e d’altra parte anche i più accaniti notano un lento degenerare della qualità della storia. Il Berserk che tutti ricordano, però, è qualcosa di magnifico: tavole dai disegni che sono delle vere e proprie opere d’arte, una storia estremamente cupa, con molte scene da brivido, e una narrazione sempre originale. Ne è un esempio il lunghissimo flashback sulla nascita di Gatsu, nato dal grembo della madre morta impiccata.


UZUMAKI

Uzumaki è un manga di nicchia e leggerlo è come fare una passeggiata per un qualsiasi museo d’arte contemporanea. Junji Ito ha saputo creare qualcosa di inedito prima nel 1998, un racconto dell’orrore che rappresentasse i disagi umani attraverso un’arte grottesca e scioccante. Molte tavole di Uzumaki sono rimaste nella conoscenza popolare, come la scena in cui si vede l’occhio di un’anima maledetta girare in una spirale situata nella testa della donna fino a scomparire. Il manga è ambientato in una città avvolta dalla nebbia, che è creduta essere maledetta. La maledizione si avverte in un motivo ricorrente, la spirale. Così Kirie e Shuichi cercano un modo di scappare per sempre e mettersi in salvo. Uzumaki è uno di quei manga che difficilmente si scordano dopo averli letti e che davvero merita di essere riconosciuto come uno dei più d’impatto degli ultimi anni.


MAISON IKKOKU

Prima di Piccoli problemi di Cuore o Rossana, Rumiko Takahashi ha creato un’opera che è rimasta una pietra miliare del genere Shoujo, Maison Ikkoku, il cui nome dell’adattamento televisivo è stato Cara dolce Kyoto negli anni ’90. L’ambientazione è una casa in cui abitano personaggi bizzarri, una specie di pensione in cui Godai, studente giapponese trasferitosi a Tokyo, e Kyoko, ragazza reduce da un matrimonio finito male, si incontrano. Certo, gli stereotipi del genere Shoujo ci sono tutti, e specialmente quelli visivi non mancano, ma Maison Ikkoku ha saputo dare spessore ad un genere che spesso e volentieri è diletto fine a se stesso, privo di spunti interessanti. Il manga di Rumiko Takahashi è infatti a tratti poetico, a tratti buffo fino alla demenzialità e in alcune parti una fotografia sociale del Giappone all’alba degli anni ’90. Nonostante sia un’opera che risale al 1980, Maison Ikkoku continua ad avere quello splendore che l’ha reso celebre, sia che venga letto come una ben costruita commedia degli equivoci, sia che venga inteso come love story indimenticabile.

E per voi quali sono i manga che ogni otaku dovrebbe conoscere?