Le Iene parlano del fenomento Hikikomori
Dopo il chiacchieratissimo servizio de Le Iene su manga e pedopornografia, Nadia Toffa torna a parlare di Giappone (ma non solo) analizzando il fenomeno degli hikikomori.
Il termine giapponese Hikikomori si riferisce a coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale, isolandosi dalla società e confinandosi in casa o solo in una stanza, ma anche in generale al fenomeno che coinvolge queste persone.
Segregati nelle loro camere, molti giovani (soprattutto di sesso maschile) trascorrono anni senza uscire o frequentare amici e parenti, passando il proprio tempo navigando in rete o davanti alla tv. In questo modo interrompono così ogni contatto con la vita reale al di fuori delle mura domestiche.
Nell’ultimo appuntamento domenicale del programma di Italia 1 la Toffa non solo intervista alcuni ragazzi che volontariamente hanno trascorso diversi anni come hikikomori e sono ora ospiti di centri di specializzati per tornare a vivere una vita normale, ma analizza il fenomeno insieme alla dott.ssa Carla Ricci, antropologa (ricercatrice all’Università di Tokyo) e autrice di alcuni volumi sull’argomento (Hikikomori: adolescenti in volontaria reclusione e Hikikomori. Narrazioni da una porta chiusa)
La figura dell’hikikomori ricorre spesso in anime e manga; una delle opere più recenti che parla del fenomeno è senz’altro Welcome to the NHK, tratta da un romanzo scritto da Tatsuhiko Takimoto.
Narra la storia di un giovane hikikomori e NEET e del suo rapporto con diversi personaggi. Il romanzo da cui sono tratti anime e manga è in parte autobiografico, dato che lo stesso Takimoto ha vissuto un periodo da hikikomori.
Delusione profonda per le Iene. Più tempo passa più mi rendo conto di come l’informazione in Italia sia schiava dell’audience e della superficialità. La povera Toffa poteva risparmiarsi il viaggio in Giappone se voleva fare un servizio basato su luoghi comuni e false credenze…