Sei anni dal disastro di Fukushima: iniziative e opere per approfondire

Sono passati già sei anni da quel tragico 11 marzo, in cui il Giappone è stato gravemente ferito da una delle più terribili catastrofi della sua storia: il terremoto e conseguente tsunami, che ha colpito la regione del Tohoku, devastando la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, gestita dalla Tokyo Electric Power. Malgrado gli ingenti sforzi di governo e della popolazione e le misure di sicurezza adottate, la situazione è ancora lontana dalla risoluzione seppure apparentemente più tranquilla: il processo di smantellamento del sito è appena cominciato e la gente dell’area prova a tornare alla normalità.

A Tokyo si ricorda l’altezza dello tsunami

Un enorme striscione è apparso nell’esclusivo quartiere Ginza di Tokyo, su una parete laterale del famoso Sony Building; offre un duro monito della scala dello tsunami che ha devastato vaste aree costiere del nord-est del Giappone: mostra, infatti la massima misurazione dell’altezza di quel terribile maremoto.

Fonte http://www.asahi.com

Il messaggio è chiaro: impariamo dai momenti di difficoltà che abbiamo vissuto per prepararci con efficacia alle prossime catastrofi.

Contribuire alla ricostruzione con un click

Con un post su Facebook, il Centro di Lingua e Cultura Giapponese Momiji ci ricorda che anche quest’anno si rinnova l’iniziativa di Yahoo Japan per il terremoto del Tohoku. Durante la giornata di oggi, se andate su http://www.yahoo.co.jp/ e cercate “3.11” saranno devoluti 10 yen in favore delle vittime e della ricostruzione. Un gesto semplice e veloce per aiutare questo popolo che amiamo tanto.

Fukushima: A Nuclear Story

Solo fino a domani sarà possibile vedere gratuitamente il docufilm di Sky di Matteo Gagliardi e Pio d’Emilia (noto giornalista di Sky TG24) “Fukushima: A Nuclear Story” su Youtube

Christine Reinhold e Matteo Gagliardi uniscono in questo documentario – risultato di tre anni di ricerche – la storia di un giornalista, Pio d’Emilia, che non ha abbandonato il suo lavoro nel momento di maggior pericolo nucleare, i dubbi e i timori di un uomo nei giorni seguenti la triplice tragedia di Fukushima e la ricerca di ciò che è veramente accaduto nella centrale nucleare di Fukushima Daichii.
In una intervista inedita l’ex Primo Ministro Naoto Kan rivelerà come Tokyo, e probabilmente il Giappone, si siano salvati per un caso fortuito da una catastrofe ben più grande.Il regista descrive tramite la ricostruzione dei Disegni Manga l’impatto dei tragici eventi rendendoli più comprensibili alle nostre sensibilità.
“Fukushima: A Nuclear Story” non è solo un film su Fukushima, piuttosto Fukushima è l’incidente, l’evento che ha generato la storia narrata. La questione in gioco è se sia giusto produrre energia e con quali costi e rischi. E se questi rischi abbiano la priorità nelle valutazioni di realizzazione delle centrali nucleari rispetto ai profitti economici di chi le costruisce e gestisce

Approfondire con un Manga

1F: DIARIO DI FUKUSHIMA di Kazuto Tatsuta

Scritto e disegnato da Kazuto Tatsuta (qui l’intervista all’autore sul sito dell’editore), pseudonimo di un mangaka che ha voluto rimanere ignoto e che, subito dopo il disastro, ha partecipato alla messa in sicurezza del sito nucleare come volontario. Il manga, che è subito diventato un’opera fondamentale per comprendere la realtà storica del terribile avvenimento, è una preziosa fonte per conoscere il punto di vista di coloro che hanno vissuto la tragica esperienza sulla propria pelle, senza i filtri e le alterazioni dei media internazionali.

Una vicenda difficile, che rivela, raccontata in prima persona attraverso gli occhi e la matita di un artista, risvolti sentimentali ed emotivi molto profondi e positivi, ricordandoci che non importa quanto sia pesante un accadimento della nostra vita: si possono sempre indossare la tuta stagna, il caschetto protettivo, e cominciare la ricostruzione.

Pubblicato in Italia lo scorso anno da Edizioni Star Comics nella collana MUST, 1F: Diario di Fukushima (si legge ichi efu),è una serie di 3 volumetti 14,5×21 con sovraccoperta.

E voi avete approfondito l’argomento con altre opere? Quali?

Fonti: Asahi.com, FoxNews, Momiji, Edizioni Star Comics