Il mondo di Sword Art Online diventa realtà (virtuale)

Sono circa 7 anni che, in Giappone, ha preso piede una light novel basata su MMORPG (Massive Multiplayer Online Role-Playing Game) e realtà virtuale. Stiamo parlando di Sword Art Online anche se il concetto era già stato trattato, in un modo o nell’altro, anche da altre opere: impossibile dimenticare, almeno per noi, il celebre Serial Experiment Lain con la sua storia dal sapore fantascientifico e cibernetico e, perchè no, anche la saga di Greed Island in Hunter X Hunter che forse più si avvicina ai mondi visitati da Kirito e compagnia.
Per chi di voi non lo sapesse, Kirito è il personaggio principale di Sword Art Online. Grazie ad uno strumento conosciuto come “NerveGear“può entrare nel mondo di gioco (chiamato, appunto, Sword Art Online) vivendo l’esperienza in una realtà virtuale avanzata. Il NerveGear ha la capacità di inviare stimoli al cervello e, di conseguenza, ai cinque sensi, facendo sentire chi lo indossa come se fosse parte di quel mondo di gioco. Purtroppo, nel primo arco narrativo, essere uccisi nel gioco (o perdere tutti gli HP, in gergo) corrisponde ad una morte cerebrale nella realtà.
Da Sword Art Online sono stati tratti anche un anime e vari giochi ed è proprio dell’ultimo arrivato (almeno in beta) vogliamo parlarvi.
IBM, nella sua sezione Giapponese, ha indetto una sessione di beta testing per Sword Art Online: The Beginning. Il test è stato limitato a soli 208 partecipanti estratti a sorte tra oltre 100.000 iscritti. Vi starete chiedendo perché così tante persone avevano voglia di provare il gioco nei giorni tra il 18 ed il 20 marzo: la risposta è semplice, il gioco è una riproduzione fedele del mondo di gioco.
 IBM via Inside
IBM via Inside
I prescelti hanno avuto modo di indossare un vero e proprio NerveGear basato sugli Oculus Rift DK2. Attraverso questi occhiali per la realtà virtuale si ha modo di vedere il mondo di gioco come se ci fossimo davvero all’interno. Basta girarsi, con il proprio corpo o il solo capo, per cambiare la visuale e ruotarla fino a 360 gradi. Oltre a questo sono stati aggiunti dei sensori per rilevare il movimento dei piedi e, probabilmente anche del corpo, tramite il Kinect che attualmente utilizza l’Xbox One. I 208 fortunati hanno quindi avuto la possibilità di muovere i primi passi nel mondo di gioco, interagire con oggetti e con l’ambiente circostante.
4Gamer
In tempi non troppo brevi avremo modo di essere noi stessi ad incontrare Kirito per dargli manforte con il vantaggio che, in caso di dipartita del nostro personaggio virtuale, l’unico effetto collaterale sarà quello di poter vedere la scritta “Game Over” o “Try Again”. Che fortuna!
Fonte: Kotaku