E’ ufficiale: Hayao Miyazaki si ritira. Ecco i motivi della scelta e i suoi progetti futuri


Qualche giorno fa vi abbiamo dato la notizia del ritiro di Hayao Miyazaki. L’annuncio fatto a Venezia ha fatto in poco tempo il giro del mondo, ma molti erano ancora scettici sulla sua effettiva uscita di scena. A chiarire la situazione è stata l’ufficializzazione fatta durante una conferenza stampatenutasi a Tokyo di fronte a centinaia di giornalisti.

Il sito badtasteriporta alcuni dei punti salienti del discorso di Miyazaki, il quale con grande ironia ha spiegato i motivi che lo hanno portato a questa scelta: «So di aver menzionato più volte in passato il mio ritiro, quindi so che molti di voi penseranno: “Di nuovo”. Ma sappiate che questa volta è vero. (…) Se mi venisse in mente di fare un nuovo film, ci metterei sei, sette anni per completarlo. Sento che i miei giorni nel mondo dei lungometraggi si sono esauriti. Se dicessi di voler fare un nuovo lungometraggio mi prendereste per un vecchietto che dice cose strane».

Il regista giapponese ha ora 72 anni e fare film è diventato troppo impegnativo, a causa anche di alcuni problemi alla vista che lo costringono a degli sforzi per disegnare. Pur avendo ufficializzato il ritiro ha assicurato di voler continuare a lavorare ancora per dieci anni «Voglio essere libero. Finchè sarò in grado di giudare, andrò allo Studio Ghibli ogni giorno. E se ci sarà qualcosa che vorrò fare, la farò». Tra i progetti futuri c’è la collaborazione più stretta con il Museo Ghibli di Tokyo («Forse mi esporranno nel museo!» ha commentato) da lui fortemente voluto e aperto nel 2001.

Per tutti i fan del maestro dell’animazione, vincitore dell’ Oscar per La città incantata e del Leone d’Oro alla carriera a Venezia, è un duro colpo. Ma coloro che sono davvero appassionati e l’hanno conosciuto nel profondo attraverso i suoi film sanno bene che il suo è un addio alla regia, ma non allo Studio Ghibli, nel quale occuperà altri ruoli, come già succedeva da alcuni anni. Il suo apporto all’animazione nipponica, seppur non diretto, sarà ancora importante per molti anni.