Le sigle dei cartoni animati a Sanremo 2016: dagli Zero Assoluto a Cristina D’Avena

Quando gli Zero Assoluto hanno annunciato che avrebbero cantato durante la serata delle cover del Festival di Sanremo 2016 “Goldrake”, qualcuno ha arricciato il naso, qualcun altro ha definito questa scelta inusuale piuttosto coraggiosa. Tutti sanno che “Goldrake” è cantata dagli Actarus(con la voce di Alberto Tadini) e che è la sigla di un anime giapponese, cioè UFO Robot Goldrake. 
Non tutti, invece, sono a conoscenza del fatto che questa sigla, scritta da Luigi Albertelli su musica e arrangiamento di Vince Tempera, Ares Tavolazzi e Massimo Luca, ha in qualche modo un collegamento con il Festival di Sanremo; come ha raccontato Tadini in un’intervista a TgCom
«Nel ’71, quando partecipai al Festival di Sanremo, conobbi il maestro Tempera e diventammo amici. Quando lasciai il gruppo dei Gens iniziai a cantare con la sua orchestra. Andammo in tournée in giro per l’Italia e Tempera diventò il mio produttore. All’epoca delle sigle dei cartoni, cantavo con i “Bobo Express”, un’orchestra di Bologna che annoverava tra i componenti anche Paolo Gianolio (attuale chitarrista di Baglioni) e Fio Zanotti (arrangiatore di Celentano). Tempera mi chiamò dicendo che c’era una sigla di cartoni giapponesi che doveva andare in onda sulla Rai. Non ci pensai un minuto e partecipai al coro di Ufo Robot. In seguito fu composta anche la sigla di Goldrake per i titoli di coda, dove la mia voce fu più in evidenza»
La canzone fu un grande successo, tanto da essere al 18° posto tra i singoli più venduti del 1978 (e nella stessa classifica, al quindicesimo posto c’è un’altra sigla, Heidi, cantata da Elisabetta Viviani).
Probabilmente è per questo motivo che gli Zero Assoluto l’hanno scelta per Sanremo.
Giovedì scorso, dopo la loro esibizione, sono tanti i pareri di persone più o meno competenti nel settore apparsi sui social network. 
Se sei figlio degli anni ’80 ascoltando Goldrake una lacrima ti è scesa…#Sanremo2016

— FrancescoFacchinetti (@frafacchinetti) 11 Febbraio 2016

Gli Zero Assoluto cantano Goldrake. Nella versione “batterie scariche”.
[@ChristianDuDu1]

— Spinoza LIVE (@LiveSpinoza) 11 Febbraio 2016

Goldrake ha spaccato di brutto! ❤🔝 #LaMigliore @zero__assoluto @MatteoZero @DeGasperiThomas #Sanremo2016

— Micaela Cozza (@MikaCozz) 11 Febbraio 2016

Sulla nostra pagina Facebook un fan ci ha segnalato che la versione della canzone era davvero molto simile a quella del 2004 di Alessio Caraturo, giovane artista napoletano. Anche Repubblica ha notato la somiglianza e ha messo a confronto i due brani.
La versione, comunque, è stata apprezzata e ha fatto parlare di sè, arrivando anche alle orecchie di Cristina D’Avena, regina delle sigle italiane.

@MatteoZero, @CristinaDAvena ha appena detto che trova la vostra #Goldrake bellissima. Daje. #Sanremo2016 @FQMagazineit @fattoquotidiano

— Michele Monina (@MoninaMichele) 12 Febbraio 2016

La cantante italiana amata da grandi e piccini (ricordo ancora quando da piccoli aspettavamo con ansia l’uscita delle raccolte di sigle, come Fivelandia) sarà stasera, per la prima volta, al Festival di Sanremo. L’annuncio della presenza sul celeberrimo palco dell’Ariston è stata data la scorsa settimana, dopo una sollevazione generale di tantissimi fan sui social che con l’hashtag #CristinaDAvenaSanremo2016 chiedevano che fosse invitata come tributo alla sua esperienza musicale e alla fine sono riusciti a convincere Carlo Conti. Una petizione con la richiesta, in realtà, era stata avviata da All Music Italia sul sito Change.org ben due anni fa, ma solo quest’anno le trattative sono andate a buon fine.
Oddio, stento a crederci anche io di essere stata invitata da Carlo Conti… non pensavo che i miei fan potessero tanto. Appartengo a un mondo diverso, è un po’ strano essere qui, ma molto emozionante e quando l’ho saputo mi si è fermato il cuore in gola – ha dichiarato la cantante all’Ansa – Non farò niente di diverso da quello che ci si aspetta da me. Sono stata chiamata a Sanremo, che io adoro, come Cristina D’Avena e sarò Cristina D’Avena con il repertorio che mi caratterizza da una vita
La scelta di invitare Cristina D’Avena proprio durante la finale del Festival potrebbe essere un bel punto di partenza per abbattere i pregiudizi nei confronti delle canzoni che appartengono al mondo dei cartoni animati, spesso considerate di serie B, ma che in realtà sono le colonne sonore della nostra infanzia.
La sigla è una canzone. È una canzone ricca di sensazioni umili, piccole, semplici, tutto è più bello, è più tenero, è più veloce

Cristina D’Avena